Indubbiamente è stato un successo la lezione del Prof. Francesco Giorgino, ospite del Rotary Club Latina, su un tema quanto mai attuale: “Comunicare nell’era digitale”. La lezione ha visto la partecipazione di un pubblico eterogeneo, composto da professionisti, imprenditori, rotariani, giornalisti e studenti. Tra i presenti anche gli studenti della classe 5^B dell’IIS Vittorio Veneto Salvemini di Latina, accompagnati dalla Prof.ssa Brustolin.
Giorgino è una delle voci più autorevoli in Italia in materia di comunicazione. Giornalista Rai di lunga esperienza, è docente di Comunicazione e Marketing alla Luiss Guido Carli di Roma, nonché Direttore dell’Ufficio Studi Rai. Una figura di riferimento che coniuga pratica giornalistica, ricerca accademica e visione strategica del futuro dell’informazione.
L’ appuntamento ha offerto uno spaccato lucido sul presente e sul futuro della comunicazione, tra intelligenza artificiale, cultura dell’innovazione, crisi dell’informazione e nuove abitudini digitali.
Viviamo in un mondo phygital
«Il digitale – ha spiegato Giorgino – è oggi sia habitat che habitus: l’ambiente in cui viviamo e il modo in cui pensiamo». La rivoluzione digitale ha ridefinito lo spazio e il tempo, creando una realtà “phygital”, ibrida, dove il confine tra fisico e virtuale è sempre più sfumato. In questo scenario, la comunicazione cambia radicalmente e diventa un processo complesso, dove innovazione tecnologica, linguaggi e relazioni si contaminano in modo continuo.
Il framework MICS: un nuovo modello per leggere la complessità
Un passaggio centrale della lezione è stato dedicato al framework MICS – acronimo di Marketing, Information, Communication Systems – un modello teorico e operativo che, secondo Giorgino, aiuta a comprendere l’attuale ecosistema comunicativo. Il MICS evidenzia l’interconnessione tra marketing, informazione e comunicazione: tre ambiti che oggi non possono più essere analizzati separatamente, ma come parti di un unico sistema fluido e ibrido, caratterizzato da contaminazioni continue.
L’intelligenza artificiale e le sue quattro forme:
Giorgino ha illustrato anche le quattro forme di intelligenza artificiale:
- Descrittiva: organizza e interpreta dati e contenuti esistenti;
- Predittiva: anticipa comportamenti e tendenze;
- Prescrittiva: suggerisce decisioni da prendere;
- Generativa: crea testi, immagini, audio, grafica a partire da input umani.
Un tema sempre più attuale, che chiama in causa la responsabilità etica e culturale di chi produce e diffonde contenuti.
Il disordine informativo: servono difese critiche
Un focus importante della lezione ha riguardato il fenomeno dell’information disorder, con le sue tre forme:
Misinformation: informazioni false ma diffuse senza malizia;
Disinformation: contenuti falsi creati con l’intento di manipolare;
Malinformation: verità fuori contesto usate per danneggiare.
Di fronte a questa realtà, è fondamentale educare alla lettura critica dei contenuti e al riconoscimento delle fonti affidabili.
Censis: sorpasso storico, vincono Google e i social
Tra i dati più significativi presentati dal Prof. Giorgino, spicca l’ultimo rapporto CENSIS sulla comunicazione: per la prima volta, la televisione non è più la principale fonte di informazione per gli italiani.
Secondo l’indagine:
Social network e Motori di ricerca (come Google) superano tutti gli altri media in termini di accesso alle notizie.
I canali online sono diventati la fonte principale di aggiornamento quotidiano, soprattutto tra i più giovani. I media tradizionali perdono peso, mentre cresce il rischio di esposizione a contenuti non verificati o manipolati.
Soddisfatto il Presidente del Rotary Club Latina, Attilio Vincenzo Gisotti: “Abbiamo respirato un’atmosfera veramente alta con una “lectio Magistralis” del Prof. Giorgino sul tema della comunicazione, che ha lasciato gli astanti a bocca aperta; un’ora di conferenza che è passata come se fossero pochi minuti. E’ stata la ciliegina sulla torta che con la mia squadra abbiamo cercato di preparare al meglio per tutti i nostri soci in questo anno passato insieme, spero che il prodotto finale sia piaciuto”.