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Rotaract Club Latina

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Progetto senza titolo (1)

Un club, un team, un service

Il Rotaract è un’associazione di service presente in tutto il mondo e coinvolge giovani dai 18 ai 38 anni. Il Rotaract accresce il senso civico dei giovani, affina la loro capacità di leadership e di comunicazione, svolge una funzione sociale e culturale nell’ambito della comunità e promuove la comprensione internazionale.

Il Rotaract è una preziosa occasione di crescita e quest’anno ci siamo focalizzati sui giovani e sul territorio. Il Rotaract club di Latina ogni anno contribuisce ad attività di service locale, italiano e internazionale. Sono state svolte diverse iniziative a sostegno della valorizzazione del territorio, dell’inclusione culturale e sociale, ma anche importanti attività di formazione, di prevenzione e informazione nel campo della salute, iniziative formative per guidare i giovani al mondo del lavoro e iniziative di pubblico interesse.

Le attività sono state svolte in stretta collaborazione con gli enti del territorio, con il Rotary Club padrino, con i club limitrofi e con il Distretto 2080.

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Ringraziamo il Presidente del Rotary club di Latina – Attilio Gisotti – per il supporto che ci hanno da subito dimostrato.
Il Rotaract significa anche coinvolgimento. È quindi compito di ciascun socio partecipare e, prima ancora che coinvolgere altri, sentirsi coinvolti. Inoltre, credo sia oggi doveroso, anche in un quadro di innovazione e costanza, ritrovare il valore del Service, richiamandolo nuovamente e con forza tra i principi centrali dell’attività del buon rotaractiano.

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I PROGETTI DI CLUB

EXPLORACT

Il museo diffuso di Latina

Il progetto “ExploRACT”, a cura del Rotaract Club Latina, consiste nella realizzazione di una landing page, all’interno del sito web dell’Associazione, che ospita – nella prima fase di progetto – una mappatura delle nove principali attrattive architettoniche e culturali del centro storico della nostra città, attraverso un percorso che collega le diverse piazze, corredato di fotografie nonché descrizioni in lingua italiana ed inglese. L’accesso alla pagina web è possibile attraverso un QR code appositamente realizzato che rende prontamente fruibili i contenuti a chiunque abbia la curiosità di inquadrarlo e scoprire qualcosa in più di Latina.

L’obiettivo che ci siamo posti è quello di far conoscere il più possibile la storia, l’architettura, la cultura, l’arte di Latina; di renderla sempre più attrattiva per le giovani generazioni e di contribuire proattivamente e con grande entusiasmo al miglioramento e all’abbellimento della nostra città.

Il progetto ha visto l’iniziativa del Rotaract Club Latina realizzarsi grazie alla sinergia di diverse realtà giovani e dinamiche del territorio, che credono profondamente nelle potenzialità della nostra città. Un percorso virtuoso il cui risultato sarà donato alla città attraverso l’apposizione di un pannello informativo che farà da supporto fisico al percorso “digitale” e dal quale sarà possibile accedere tramite QR Code agli itinerari tematici.

Piazza del Popolo

Si parte da Piazza del Popolo, dove la Torre Civica, rivestita completamente da travertino che ne esalta la verticalità, è un tutt’uno con l’arcone d’ingresso della sede del Municipio e, per questo, sembra autonoma rispetto al porticato dell’intero edificio, di cui è invece parte integrante.
La sua forma ricorda il ricco e vario repertorio di torri medievali italiane, decorate dai simboli civici, che anche qui si affiancano all’arco, all’orologio, alle sculture, alla campana.
Dall’atrio è visibile il bel giardino interno con la “Dafne” di Elisabetta Majo (1896-1972), rappresentata prima della sua trasformazione in alloro. Gli edifici che circondano la piazza ripropongono il basso portico architravato e lo stacco tra il travertino e l’intonaco: si tratta dell’attuale Circolo Cittadino (ex O.N.D. e F.N.F), dell’ex Albergo Littoria, poi d’Italia e di parte dell’ex Cinema Teatro dell’Aquila. L’edificio eseguito dall’Opera Nazionale combattenti (O.N.C.) è a due piani con piano rialzato a portico, rivestito in travertino e cortina, con copertura a tetto. La Torre Civica con orologio, alta m. 32 è sormontata da un’asta portabandiera, la cella campanaria contiene una campana eseguita su disegno di Frezzotti. L’ingresso al municipio è sormontato da una loggia con lapide commemorativa. All’interno, l’ampio giardino è ornato da una statua bronzea (Dafne, 1923) dell’artista E. Mayo donata nel 1933 dalle Confederazioni Fasciste dei Datori di Lavoro e dei Lavoratori. Il piano terra ha ospitato per qualche anno la Galleria d’Arte Moderna di Littoria (istituita nel giugno del 1936), mentre al piano superiore si trovavano gli uffici comunali, la sede del P.N.F (Partito Nazionale Fascista) e le organizzazioni sindacali. La fontana, posta al centro di un giardino all’italiana, rappresenta la trasformazione del territorio: un monumento all’acqua con la sfera in travertino collocata nel 1939, fulcro dell’impianto della città. L’edificio è rivestito in travertino e laterizio. Il suo monumentalismo contrasta con gli edifici vicini caratterizzati da portici continui di altezza ridotta ed esprime con il suo ordine gigante il nuovo ruolo della città, da borgo rurale a capoluogo di provincia, proponendosi come “nuovo” fondale della piazza. Gli alti pilastri lasciano intravedere il percorso alberato del Viale G. Mazzini (già via Adua) che collega la Piazza del Popolo con la Piazza B. Buozzi (già Piazza dell’Impero). Su Via A. Diaz (già Viale della Vittoria) l’edificio ospitava il Consiglio ed Ufficio Provinciale Economia Corporativa. L’isolato sul retro presenta una facciata più aperta grazie a due corti e al giardino in asse con Viale Mazzini.

EN: In the so-called Piazza del Popolo, the Civic Tower, entirely clad in travertine to emphasize its verticality, is an integral part of the main archway of the Town Hall. This integration makes it appear autonomous from the building’s portico, of which it is actually a part. Its shape recalls the rich and varied repertoire of medieval Italian towers, adorned with civic symbols, which here are also juxtaposed with the arch, clock, sculptures and bell. From the atrium, you can see the beautiful internal garden with Elisabetta Majo’s (1896-1972) “Daphne,” depicted before her transformation into a laurel tree. The buildings surrounding the square feature the low architrave portico and the contrast between the travertine and the plaster. These include the current Circolo Cittadino (formerly O.N.D. and F.N.F), the former Albergo Littoria (later Albergo d’Italia), and part of the former Cinema Teatro dell’Aquila. The building constructed by the Opera Nazionale Combattenti (O.N.C.) has two floors with a raised porticoed ground floor, clad in travertine and curtain wall, with a pitched roof. The Civic Tower with its clock, 32 meters high, is surmounted by a flagpole, and its bell cell contains a bell made to Frezzotti’s design. The entrance to the Town Hall is surmounted by a loggia with a commemorative plaque. Inside, the spacious garden is adorned with a bronze statue (Daphne, 1923) by artist E. Mayo, donated in 1933 by the Fascist Confederations of Employers and Workers. For some years, the ground floor housed the Modern Art Gallery of Littoria (established in June 1936), while the upper floor contained municipal offices, the P.N.F (Partito Nazionale Fascista) headquarters, and trade union organizations. The fountain, located in the center of an Italian garden, represents the transformation of the territory: a monument to water with the travertine sphere placed in 1939, the focal point of the city’s layout. The building is clad in travertine and brick. Its monumentalism contrasts with the neighboring buildings characterized by continuous porticos of reduced height and, with its colossal order, expresses the city’s new role, from a rural village to a provincial capital, presenting itself as the “new” backdrop for the square. The tall pillars offer glimpses of the tree-lined Viale G. Mazzini (formerly Via Adua), which connects Piazza del Popolo with Piazza B. Buozzi (formerly Piazza dell’Impero). On Via A. Diaz (formerly Viale della Vittoria), the building housed the Provincial Council and Corporate Economy Office. The block at the rear features a more open façade thanks to two courtyards and a garden aligned with Viale Mazzini.

Piazza della Libertà

Il Palazzo del Governo di Latina affaccia sull’ampia e rettangolare Piazza della Libertà, a pochi passi dalla sede del Municipio. L’edificio è caratterizzato nella facciata da grandi archi e maestosi pilastri; il corpo centrale è più sporgente rispetto al resto della struttura e ornato da iscrizioni con testi di Plinio il Vecchio e Mussolini e, sul balcone, da un fregio in marmo verde, che rappresenta le divinità Cerere, Igea e Minerva, e le allegorie della guerra e della bonifica, opera di Francesco Barbieri. All’interno, nella sala della Consulta, possiamo ammirare il ciclo pittorico “La conquista della terra” di Duilio Cambellotti.

EN: The Government Palace of Latina overlooks the large, rectangular Piazza della Libertà, just a short walk from the Town Hall. The building’s facade is characterized by large arches and majestic pillars; the central section protrudes more than the rest of the structure and is adorned with inscriptions featuring texts by Pliny the Elder and Mussolini. On the balcony, a green marble frieze by Francesco Barbieri depicts the deities Ceres, Hygieia, and Minerva, along with allegories of war and land reclamation. Inside, in the Sala della Consulta, we can admire Duilio Cambellotti’s pictorial cycle “The Conquest of the Earth.”

Palazzo M

Il Palazzo M è considerato l’edificio di Latina più rappresentativo dell’epoca fascista. Dal rivestimento in travertino, faceva parte con l’ex Caserma G.I.L. del Foro Mussolini. È stato per molto tempo sede di istituti scolastici. Durante la guerra è andata distrutta la torre centrale, che nei colori dei materiali avrebbe dovuto evocare quelli della bandiera italiana e che nella parte alta richiamava l’immagine di un’aquila imponente. Venne realizzato tra il 1938 e il 1942. La sua denominazione e la sua forma architettonica richiama l’iniziale del cognome di Mussolini. In principio, Palazzo M era parte di un monumentale progetto, il Foro Mussolini o Littorio, nel quale erano previsti una Caserma e una palestra per le organizzazioni giovanili e della sede della Casa del Fascio. Con l’avvento della Seconda Guerra Mondiale, il progetto non vide mai la piena realizzazione, furono solo completati la Casa del Fascio, già sede della Federazione dei Fasci di combattimento e la Caserma della Gioventù Italiana del Littorio (G.I.L.) e una torre posta sull’asse centrale che nei colori dei materiali avrebbe dovuto evocare quelli della bandiera italiana e che nella parte alta richiamava l’immagine di un’aquila imponente abbattuta nel 1944. Nella parte antistante del palazzo si ergono due delle quattro statue marmoree che ornavano la Casa del Contadino (1938) demolita nel 1963, ossia “La madre rurale” e “La portatrice di pane”.

EN: Palazzo M is considered Latina’s most representative building of the Fascist era. Clad in travertine, it was part of the Foro Mussolini, along with the former G.I.L. Barracks. For a long time, it served as the seat of various educational institutions. During the war, the central tower was destroyed; its material colors were intended to evoke the Italian flag, and its upper part resembled an imposing eagle. It was built between 1938 and 1942. Its name and architectural form refer to the initial of Mussolini’s surname. Initially, Palazzo M was part of a monumental project, the Foro Mussolini or Littorio, which was to include a Barracks and a gymnasium for youth organizations, and the headquarters of the Casa del Fascio. With the advent of World War II, the project was never fully realized; only the Casa del Fascio, formerly the headquarters of the Federation of Combat Fasces, the Italian Youth of the Lictor (G.I.L.) Barracks, and a tower on the central axis were completed. The tower’s colors were meant to evoke the Italian flag, and its upper part resembled an imposing eagle. It was demolished in 1944. In front of the palace stand two of the four marble statues that adorned the Casa del Contadino (1938), demolished in 1963: “The Rural Mother” and “The Bread Carrier.”

Piazza San Marco

Piazza San Marco è caratterizzata da un’architettura razionalista, tipica delle città di fondazione. Gli edifici che la circondano lato Corso della Repubblica, come i palazzi INCIS e INA, presentano un imponente portico pedonale al piano terra ed un rivestimento in travertino e mattoni a vista, con un’impostazione monumentale che rompe con lo stile preesistente. Sugli altri tre lati sono presenti la Cattedrale di San Marco, l’ex Opera Balilla (oggi Museo Cambellotti) e la Casa del Combattente. La piazza è un esempio di come Latina, nata come centro rurale, si sia trasformata in un capoluogo di provincia, con un’architettura che riflette questa evoluzione.

EN: Piazza San Marco is characterized by Rationalist architecture, typical of “foundation cities.” The buildings surrounding it along Corso della Repubblica, such as the INCIS and INA palaces, feature an impressive pedestrian portico on the ground floor and are clad in travertine and exposed bricks, with a monumental style that breaks with the pre-existing architecture. On the other three sides are the Cathedral of San Marco, the former Opera Balilla (now the Cambellotti Museum), and the Casa del Combattente. The square is an example of how Latina, originally a rural center, transformed into a provincial capital, with architecture reflecting this evolution.

Stadio Comunale

La costruzione dell’impianto era già prevista nel piano regolatore dell’allora città di Littoria, stilato nel 1932; lo stadio fu inaugurato nel 1935 su progetto iniziale dell’architetto Oriolo Frezzotti, su committenza dell’Opera Nazionale dei Combattenti e Reduci, assumendo il nome di Stadio Comunale. Affacciato su Viale Mussolini, grazie all’arretramento degli edifici di testata su Via duca del Mare, faceva e fa tuttora da sfondo al Piazzale “N. Prampolini”, in asse con Piazza del Popolo. L’intero lotto è compreso anche tra via dei Mille, via Aspromonte e via Volturno, per un complesso che vanta al suo interno anche il palazzetto dello sport, la piscina e l’“Arena Prampolini”.

EN: The construction of the facility was already planned in the 1932 master plan for the then-city of Littoria. The stadium was inaugurated in 1935, based on an initial design by architect Oriolo Frezzotti, commissioned by the Opera Nazionale dei Combattenti e Reduci (National Opera for Veterans and Ex-Combatants), and took on the name Stadio Comunale. Facing Viale Mussolini, thanks to the setback of the end buildings on Via Duca del Mare, it served, and still serves, as a backdrop for Piazzale “N. Prampolini,” aligned with Piazza del Popolo. The entire lot also includes Via dei Mille, Via Aspromonte, and Via Volturno, forming a complex that also houses a sports hall, swimming pool, and the “Arena Prampolini.”

Piazza del Quadrato

L’edificio dell’Opera Nazionale Combattenti di Latina, l’ente assistenziale che contribuì alla fondazione della città e alle opere di bonifica, si trova nella Piazza del Quadrato, a breve distanza dalla sede del Municipio.
Il palazzo è simile a quello dell’Opera Balilla, ma è ornato anche da quattro tondi con allegorie della maternità e della guerra. Oggi l’edificio è sede del Museo della Terra Pontina, importante spazio espositivo che documenta la storia della bonifica e dell’evoluzione agricola della zona nella prima metà del ‘900. All’interno delle cinque sale, suddivise nelle sezioni malaria, pre-bonifica, bonifica idraulica, appoderamento e trasformazione agraria, è possibile osservare e studiare immagini, documenti, ambienti, riproduzioni e cartine; inoltre nel giardino sono collocate macchine agricole e strumenti dell’epoca.
La Piazza del Quadrato, antistante il Museo, è raccolta tra bassi edifici residenziali e commerciali dotati di portici ad arco e decorati con gruppi di statue, opera di Egisto Caldana (1887-1961), raffiguranti temi legati alla terra e al raccolto, i colori, le coperture, gli anelli per legare il bestiame. Al centro della piazza la fontana, opera dello scultore bolognese Pasquale Rizzoli (1871-1953) rappresenta la palude liberata dalle acque.

EN: The Opera Nazionale Combattenti (National Combatants’ Association) building in Latina, the welfare organization that contributed to the city’s founding and land reclamation efforts, is located in Piazza del Quadrato, a short distance from the Town Hall. The palace is similar to that of the Opera Balilla but is also adorned with four roundels depicting allegories of maternity and war. Today, the building houses the Museo della Terra Pontina (Museum of the Pontine Land), an important exhibition space that documents the history of land reclamation and agricultural evolution in the area during the first half of the 20th century. Inside its five rooms, divided into sections on malaria, pre-reclamation, hydraulic reclamation, land apportionment, and agrarian transformation, one can observe and study images, documents, environments, reproductions, and maps; agricultural machinery and tools from the era are also displayed in the garden. Piazza del Quadrato, in front of the museum, is enclosed by low residential and commercial buildings with arched porticos and decorated with statue groups by Egisto Caldana (1887-1961), depicting themes related to land and harvest, colors, roofs, and rings for tying livestock. In the center of the square, a fountain by Bolognese sculptor Pasquale Rizzoli (1871-1953) represents the swamp freed from water.

Palazzo delle Poste

Il Palazzo delle Poste è un edificio di Latina progettato dall’architetto ed ingegnere Angiolo Mazzoni. Costruito in occasione della fondazione dell’allora Littoria, fu inaugurato, assieme alla città, il 18 dicembre 1932 alla presenza di Benito Mussolini. Il sopralluogo per scegliere l’area su cui costruire il palazzo fu effettuato il 17 aprile 1932 dall’architetto Mazzoni, dal commissario Cozzolini dell’amministrazione delle Poste e Telegrafi e dall’ingegner Pappalardo dell’Associazione Nazionale Combattenti. In questo frangente Oriolo Frezzotti inviò a Mazzoni i disegni del suo Piano Regolatore per Littoria ed in particolare uno schizzo dell’area in cui si prevedeva l’insediamento del nuovo edificio postale. Per l’esecuzione dei lavori fu messa a disposizione dal Ministero la somma di 890.000 Lire. Il giorno dopo l’inaugurazione, sulla “Gazzetta del Popolo”, Filippo Tommaso Marinetti scrisse che tra i valori artistici ideati dall’Architetto Mazzoni in questo edificio, noi ammiriamo specialmente le grandi alte grate semicilindriche di difesa contro le zanzare malariche. Si tratta di una di quelle bellezze sorprendenti originali che risultano da una trovata costruttiva con scopo funzionale. Così Mazzoni, avendo il compito di difendere una casa dalle zanzare malariche, sostituisce alle solite, piccole grate malariche, dei forti motivi architettonici di rete metallica. Esempio questo di una utilità che diventa bellezza, trovata, lirismo. In altri termini, superamento futurista del semplice razionalismo. Tuttavia, nel 1934, le grate antimalariche vennero smantellate su ordine diretto del Duce perché offendevano la vittoria con cui si riteneva ormai conclusa, per il regime, la battaglia ecologica contro la malattia, anche se i censimenti dell’epoca registravano ancora un alto tasso di mortalità proprio a causa della malaria. Sempre nel 1934 Littoria venne promossa a capoluogo di provincia e, di conseguenza, anche l’edificio postale dovette assolvere nuove mansioni; fu così che l’architetto Mazzoni curò il progetto per il suo ampliamento. Il disegno che ne scaturì era di grande qualità architettonica, ma fu bocciato dal neoministro Puppini che, ravvisando un contrasto tra l’ubicazione del nuovo edificio e l’assetto urbanistico previsto dal Piano Regolatore vigente, consigliò come possibile soluzione l’ubicazione in asse col viale Principessa di Piemonte (oggi viale Italia). Mazzoni studiò pertanto una soluzione conforme al volere delle amministrazioni.

EN: The Palazzo delle Poste is a building in Latina designed by architect and engineer Angiolo Mazzoni. Built for the founding of the then-city of Littoria, it was inaugurated, along with the city, on December 18, 1932, in the presence of Benito Mussolini. The site inspection to choose the area for the palace was carried out on April 17, 1932, by architect Mazzoni, Commissioner Cozzolini of the Post and Telegraph administration, and engineer Pappalardo of the National Combatants’ Association. At this juncture, Oriolo Frezzotti sent Mazzoni the drawings of his Master Plan for Littoria, particularly a sketch of the area where the new postal building was planned. For the execution of the works, the Ministry made available the sum of 890,000 Lire. The day after the inauguration, in the “Gazzetta del Popolo,” Filippo Tommaso Marinetti wrote that among the artistic values conceived by Architect Mazzoni in this building, “we especially admire the large, tall, semicylindrical grates for defense against malarial mosquitoes. This is one of those surprising, original beauties that result from a constructive idea with a functional purpose. Thus, Mazzoni, having the task of defending a house from malarial mosquitoes, replaces the usual small malarial grates with strong architectural motifs of wire mesh. This is an example of utility becoming beauty, invention, lyricism. In other words, a futurist overcoming of simple rationalism.” However, in 1934, the anti-malarial grates were dismantled by direct order of the Duce because they offended the victory with which the ecological battle against the disease was considered concluded by the regime, even though contemporary censuses still recorded a high mortality rate precisely due to malaria. Also in 1934, Littoria was promoted to provincial capital, and consequently, the postal building also had to fulfill new duties; thus, architect Mazzoni oversaw the project for its expansion. The resulting design was of great architectural quality, but it was rejected by the new minister Puppini, who, seeing a conflict between the location of the new building and the urban plan foreseen by the current Master Plan, suggested locating it along Viale Principessa di Piemonte (now Viale Italia) as a possible solution. Mazzoni therefore studied a solution conforming to the wishes of the administrations.

Ex Garage Ruspi

L’Autorimessa Littoria con annessa moderna pompa di benzina, questo il nome originale, fu costruita nel 1936, probabilmente su progetto dell’architetto Bonifazi, l’ingegnere che firma l’unico disegno d’epoca noto, anche se è spesso attribuita a Oriolo Frezzotti.
Inizialmente funzionò come garage per le poche automobili che si trovavano a Littoria e nel 1944 fu dotato di una stazione di benzina Petrol Caltex e utilizzato anche come officina meccanica per la riparazione auto.
Negli anni ’60 diventò una concessionaria di automobili e poi, abbandonata definitivamente la funzione originaria, fu riconvertito a supermercato (in attività fino all’inizio degli anni ’80). Fu in questo periodo che avvenne la manomissione più pesante della struttura: l’interno dell’edificio fu completamente snaturato per adattarlo alle esigenze del punto vendita (sicurezza, impianti frigoriferi, etc). Nel 1984 l’ex Garage fu parte del progetto del famoso architetto James Stirling, per realizzare la nuova biblioteca civica nell’area di piazzale San Benedetto, che rimase però solo sulla carta. In seguito, l’edificio fu dismesso e rimase abbandonato per quasi venti anni fino alla riapertura con destinazione d’uso di sala espositiva per installazioni temporanee.

EN: The Autorimessa Littoria (Littoria Garage) with an annexed modern petrol pump, its original name, was built in 1936, likely based on a design by architect Bonifazi, the engineer who signed the only known historical drawing, although it is often attributed to Oriolo Frezzotti. Initially, it functioned as a garage for the few cars in Littoria, and in 1944, it was equipped with a Petrol Caltex gas station and also used as a mechanical workshop for car repairs. In the 1960s, it became a car dealership, and then, definitively abandoning its original function, it was converted into a supermarket (active until the early 1980s). It was during this period that the structure underwent the most significant alteration: the building’s interior was completely distorted to adapt it to the needs of the sales point (security, refrigeration systems, etc.). In 1984, the former Garage was part of a project by the famous architect James Stirling to create a new civic library in the Piazzale San Benedetto area, but this remained only on paper. Subsequently, the building was decommissioned and remained abandoned for almost twenty years until its reopening as an exhibition hall for temporary installations.

Piazza Roma

L’intero isolato venne realizzato lungo il Corso della Repubblica (già Corso Vitt. Emanuele III) su progetto dell’Ufficio Tecnico dell’Amministrazione Provinciale di Roma. All’interno della, allora, Regia Questura furono realizzati uffici, alloggi e una caserma per ufficiali e agenti di Pubblica Sicurezza. La facciata, caratterizzata dall’alto portale rivestito in travertino, in sintonia con la linea monumentale suggerita dall’architetto O. Frezzotti, è stata realizzata aggettante sulla compatta superficie rivestita in laterizio.
Più mosso l’angolo su Piazza Roma, cui corrisponde sul lato opposto l’edificio dell’Enel, che flettendo in corrispondenza dell’incrocio con Via C. Battisti accompagna la torretta in laterizio che, simmetricamente al portale, chiude il volume dell’isolato.
Su Via G. Oberdan l’edificio ospitava l’Ispettorato Provinciale dell’Igiene, attualmente è sede del Presidio Multizonale di Prevenzione della A.S.L. recentemente trasferito all’A.R.P.A. (Agenzia Regionale di Protezione Ambientale).
Piazza Roma, arricchita da due giardini e dalla statua bronza della Lupa Capitolina che in copia venne donata nel 1935 dal Governatorato di Roma alla città di Littoria, era prevista dal Piano Regolatore di Ampliamento del 1935, ed è delimitata dagli edifici residenziali dell’I.N.A. realizzati nel 1940 su progetto degli archetti M. Paniconi e G. Pediconi che qui esemplificano la tipologia dell’insula romana di Ostia.

EN: The entire block was built along Corso della Repubblica (formerly Corso Vitt. Emanuele III) based on a design by the Technical Office of the Provincial Administration of Rome. Inside the then-Royal Police Headquarters (Regia Questura), offices, accommodations, and barracks for officers and public security agents were created. The façade, characterized by a tall portal clad in travertine, in harmony with the monumental line suggested by architect O. Frezzotti, was built projecting from the compact brick-clad surface. The corner on Piazza Roma is more dynamic, corresponding on the opposite side to the Enel building, which bends at the intersection with Via C. Battisti and accompanies the brick turret that, symmetrically to the portal, closes the volume of the block. On Via G. Oberdan, the building housed the Provincial Inspectorate of Hygiene; it is currently the headquarters of the Multi-zone Prevention Unit of the A.S.L., recently transferred to A.R.P.A. (Regional Environmental Protection Agency). Piazza Roma, enriched by two gardens and the bronze statue of the Capitoline Wolf, a replica of which was donated in 1935 by the Governatorato di Roma to the city of Littoria, was planned in the 1935 Master Plan for Expansion. It is delimited by the residential buildings of the I.N.A., built in 1940 to the design of architects M. Paniconi and G. Pediconi, who here exemplify the typology of the Roman insula of Ostia.

Il Rotaract Club Latina ringrazia i Partners di questo progetto, senza i quali non sarebbe stata possibile la realizzazione:

Architetto Matteo Coluzzi, per i contenuti;

Francesco Paolo Russo e To Be SRL, per la generazione del QR code;

Marco Monti, per le fotografie.

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Il Rotarct club Latina è attiva sul territorio da 56 anni e, attualmente, conta all’attivo 24 soci ed è aperta ad accogliere nuovi giovani e giovanissime.

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